giovedì 9 aprile 2009

Bavaglio ad Internet: La legge contro il peer to peer dimezza il traffico Internet

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La legge contro il peer to peer dimezza il traffico Internet

Da quanto Ipred è entrata in vigore, il consumo di banda in Svezia è calato del 40%. Preoccupati i provider.

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Da un lato è la conferma di quanto un po' tutti sospettavamo: buona parte del traffico di rete è generato dal peer to peer. Dall'altro lato è una notizia preoccupante per i provider che, se la tendenza continua, avranno a disposizione linee veloci ma inutilizzate.

Il centro della questione è la legge antipirateria recentemente entrata in vigore in Svezia, la IPRED (Intellectual Property Rights Enforcement Directive) http://www.ipred.org che consente ai detentori dei diritti violati di farsi consegnare dagli Isp i dati dei titolari degli indirizzi Ip usati dei condivisori.

L'effetto immediato di questa legge è stato un calo del 40% del traffico Internet, passato da 160/180 Gbit al secondo a 90/100 Gbit al secondo.

"Se le cose andranno avanti così" commenta Jon Kerlung, Ceo di uno dei maggiori provider svedesi, "la costosa infrastruttura che abbiamo creato diventerà inutile".

In Svezia la maggior parte degli utenti dispone di connessioni a 8 Mbit al secondo e sono già in sperimentazione connessioni a 40 Gbit al secondo: di questo passo, saranno inutili.

Secondo un esponente del Partito dei Pirati, Christian Engstrom, si tratta però di una situazione momentanea: quando gli utenti scopriranno come aggirare Ipred (rendendo anonime e non rintracciabili le proprie attività) il consumo di banda tornerà sui livello consueti, con grande gioia degli Isp.